Il tempo del silenzio e del dolore per aver perso un amico e un cittadino esemplare pochi giorni fa per motivi cardiaci ha ceduto il passo alla determinazione con cui noi tutti abbiamo pensato fosse indispensabile ritornare in campo per avere risposte affinchè un bene di proprietà di tutta la comunità tornasse al suo posto.
Con questo non vogliamo dire che
la morte in questione sia da attribuirsi a ritardi nei soccorsi o alla mancanza
della strumentazione oggetto della nostra iniziativa, perché cosi non è, ma il
pensiero che una vita possa perdersi per superficialità o negligenza ci ha dato
la spinta per mettere in campo un’iniziativa che coinvolgesse nuovamente tutta la
città di Bernalda e ci permettesse di capire dove si trova il defibrillatore
acquistato con i nostri soldi. Ecco perché siamo partiti e lo abbiamo fatto
ora.